"Riteniamo opportuno intervenire su FondISS innanzitutto per chiarire le motivazioni operative e oggettive che determinano le difficoltà maggiori, più volte denunciate dalle parti sociali, e le difficoltà operative che, nella gestione pratica di FondISS, si sono puntualmente manifestate nella fase di avvio del Fondo. In primo luogo, occorre evidenziare che il legislatore ha voluto assegnare a Banca Centrale tre diversi ruoli non proprio coerenti tra loro. Osserviamo anche che, per l’approvazione del regolamento, il Consiglio Grande e Generale ha impiegato oltre sei mesi. In questo lasso di tempo non si è potuto avviare la normale gestione dei fondi e per un certo periodo sono stati depositati presso la Banca Centrale godendo di un rendimento davvero modesto. Tuttavia per correttezza occorre osservare che tale rendimento si riferisce ad un periodo davvero breve rispetto alla durata media degli investimenti, anche trentennale, delle singole posizioni dei lavoratori. Da parte di alcuni partiti e movimenti politici continua da tempo una pretestuosa polemica contro FondISS, con un costante innalzamento dei toni e utilizzo di argomentazioni troppo spesso errate e distorte, che nulla hanno a che vedere con il confronto costruttivo, come invece dovrebbe essere, su un tema così delicato ed importante. Delegittimare l’operato del Comitato Amministratore di FondISS non serve a nessuno e non risolve nessun problema. La questione dolente e centrale sono le debolezze della Legge istitutiva di FondISS. Ora però occorre anche evidenziare che con l’approvazione del quesito referendario vi sono
nuove problematiche da affrontare e risolvere. Infatti tutta la gestione dovrebbe limitarsi al mercato dei servizi amministrativi e finanziari della Repubblica di San Marino. Tale scelta precluderà una gestione dei fondi dinamica sul mercato che nel medio periodo potrebbe penalizzare i rendimenti. Le associazioni economiche che rappresentano uno dei soggetti a cui FondISS deve rispondere intendono contrastare con forza questa deriva che rischia di mettere in discussione un presidio previdenziale integrativo fondamentale che deve essere promosso, tutelato e rafforzato, nell’interesse dei lavoratori iscritti e delle stesse imprese sammarinesi. Da parte nostra riconfermiamo la massima fiducia ai membri del Comitato Amministratore di FondISS che – grazie alla loro grande esperienza e professionalità e operando con attenzione - hanno consentito di avviare l’operatività del Fondo, nonostante le molte difficoltà incontrate. Invitiamo le forze politiche, fra l’altro presenti nel Comitato amministratore di FondISS, ad assumere senza indugio un atteggiamento costruttivo, avviando un utile confronto su un
tema che non deve essere terreno di scontro ma di unione perché riguarda il nostro futuro e il reddito delle famiglie. Il territorio e i cittadini hanno bisogno di prospettive per il futuro e non di polemiche."
comunicato stampa
nuove problematiche da affrontare e risolvere. Infatti tutta la gestione dovrebbe limitarsi al mercato dei servizi amministrativi e finanziari della Repubblica di San Marino. Tale scelta precluderà una gestione dei fondi dinamica sul mercato che nel medio periodo potrebbe penalizzare i rendimenti. Le associazioni economiche che rappresentano uno dei soggetti a cui FondISS deve rispondere intendono contrastare con forza questa deriva che rischia di mettere in discussione un presidio previdenziale integrativo fondamentale che deve essere promosso, tutelato e rafforzato, nell’interesse dei lavoratori iscritti e delle stesse imprese sammarinesi. Da parte nostra riconfermiamo la massima fiducia ai membri del Comitato Amministratore di FondISS che – grazie alla loro grande esperienza e professionalità e operando con attenzione - hanno consentito di avviare l’operatività del Fondo, nonostante le molte difficoltà incontrate. Invitiamo le forze politiche, fra l’altro presenti nel Comitato amministratore di FondISS, ad assumere senza indugio un atteggiamento costruttivo, avviando un utile confronto su un
tema che non deve essere terreno di scontro ma di unione perché riguarda il nostro futuro e il reddito delle famiglie. Il territorio e i cittadini hanno bisogno di prospettive per il futuro e non di polemiche."
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