FONDISS è il secondo pilastro previdenziale pubblico sammarinese. Fondiss continua da mesi ad essere al centro di polemiche sterili e pretestuose che incidono negativamente sul suo processo di maturazione, fondamentale per garantire le future pensioni dei lavoratori e la stabilità finanziaria del Paese. La Legge istitutiva di FONDISS n. 191 del 6/12/2011 ha articolato l’operato del fondo, ma lascia tuttora aperte lacune normative e disciplinari che rendono problematica la gestione amministrativa e finanziaria di questo secondo pilastro previdenziale.
Riteniamo perciò opportuno intervenire per chiarire una volta per tutte le motivazioni operative e oggettive che determinano le difficoltà maggiori, più volte denunciate dalle parti sociali, e le difficoltà operative che, nella gestione pratica di Fondiss, si sono puntualmente manifestate nella fase di avvio del Fondo.
La principale incongruenza - anche all’origine dei molti problemi legati all’investimento dei fondi - è il “triplo ruolo” previsto dalla legge per Banca Centrale: consulente finanziario per gli investimenti del Comitato Amministratore, Banca depositaria e Autorità di vigilanza. È oggettivo rilevare l’improponibile, sul piano normativo, sovrapposizione di ruoli e l’inevitabile conflitto di interessi di Banca centrale; conflitto che deve essere assolutamente evitato. Ogni ruolo affidato a Banca centrale che ne alteri i compiti istituzionali ad essa affidati ha inoltre l’inevitabile inconveniente di ampliare le incertezze di Fondiss nella gestione ordinaria e finanziaria, e i relativi costi, con possibili ricadute negative sui rendimenti del Fondo e dunque sulle rendite pensionistiche future.
Da parte di alcuni partiti e movimenti politici continua da tempo un’inaccettabile campagna mediatica contro Fondiss, con un costante innalzamento dei toni e utilizzo di argomentazioni demagogiche e populiste, troppo spesso infarcita con informazioni errate e distorte, che travalicano il livello normale del dibattito di un sano confronto politico. Appare perciò chiaro il tentativo di delegittimare l’operato del Comitato Amministratore di FONDISS, senza porsi la questione dolente e centrale di quali siano le debolezze della Legge istitutiva di Fondiss, e di come queste lacune normative debbano essere superate; e di quanto tali vincoli possono influenzare negativamente l’operatività di Fondiss, e la velocità con cui l’attuale fase transitoria di avvio possa essere superata.
Le forze sindacali, che rappresentano tutti i lavoratori, i più importanti soggetti a cui Fondiss deve rispondere, stigmatizzano con forza questa deriva populista che rischia di mettere in discussione un presidio previdenziale integrativo determinante per lo sviluppo e il benessere del Paese, e che perciò deve essere promosso, tutelato e rafforzato, nell’interesse dei lavoratori e delle stesse imprese sammarinesi.
Si riconferma dunque la massima fiducia ai nostri membri nel Comitato Amministratore di FONDISS che - grazie alla loro grande esperienza e professionalità - hanno sempre agito nel massimo rispetto delle Leggi vigenti, nel solo interesse di FONDISS, dei lavoratori iscritti e di tutte le imprese che operano nel Paese, operando con attenzione, e consentendo di avviare l’operatività del Fondo, nonostante le molte difficoltà incontrate lungo la strada che porta alla completa messa in operatività del Fondo previdenziale integrativo pubblico, e nonostante il ruolo non positivo, né propositivo, di Banca Centrale.
Riteniamo che sia giunta l’ora che la politica - peraltro presente nel Comitato Amministratore con tre membri che rappresentano tre voti su cinque totali - torni ad occuparsi del futuro del Paese, delle azioni di promozione e sviluppo economico, di crescita occupazionale e di stabilità del sistema Paese.
Con la demagogia ed il populismo non si fanno gli interessi dei lavoratori e di FONDISS.
Comunicato stampa CSdL - CDLS - USL
Riteniamo perciò opportuno intervenire per chiarire una volta per tutte le motivazioni operative e oggettive che determinano le difficoltà maggiori, più volte denunciate dalle parti sociali, e le difficoltà operative che, nella gestione pratica di Fondiss, si sono puntualmente manifestate nella fase di avvio del Fondo.
La principale incongruenza - anche all’origine dei molti problemi legati all’investimento dei fondi - è il “triplo ruolo” previsto dalla legge per Banca Centrale: consulente finanziario per gli investimenti del Comitato Amministratore, Banca depositaria e Autorità di vigilanza. È oggettivo rilevare l’improponibile, sul piano normativo, sovrapposizione di ruoli e l’inevitabile conflitto di interessi di Banca centrale; conflitto che deve essere assolutamente evitato. Ogni ruolo affidato a Banca centrale che ne alteri i compiti istituzionali ad essa affidati ha inoltre l’inevitabile inconveniente di ampliare le incertezze di Fondiss nella gestione ordinaria e finanziaria, e i relativi costi, con possibili ricadute negative sui rendimenti del Fondo e dunque sulle rendite pensionistiche future.
Da parte di alcuni partiti e movimenti politici continua da tempo un’inaccettabile campagna mediatica contro Fondiss, con un costante innalzamento dei toni e utilizzo di argomentazioni demagogiche e populiste, troppo spesso infarcita con informazioni errate e distorte, che travalicano il livello normale del dibattito di un sano confronto politico. Appare perciò chiaro il tentativo di delegittimare l’operato del Comitato Amministratore di FONDISS, senza porsi la questione dolente e centrale di quali siano le debolezze della Legge istitutiva di Fondiss, e di come queste lacune normative debbano essere superate; e di quanto tali vincoli possono influenzare negativamente l’operatività di Fondiss, e la velocità con cui l’attuale fase transitoria di avvio possa essere superata.
Le forze sindacali, che rappresentano tutti i lavoratori, i più importanti soggetti a cui Fondiss deve rispondere, stigmatizzano con forza questa deriva populista che rischia di mettere in discussione un presidio previdenziale integrativo determinante per lo sviluppo e il benessere del Paese, e che perciò deve essere promosso, tutelato e rafforzato, nell’interesse dei lavoratori e delle stesse imprese sammarinesi.
Si riconferma dunque la massima fiducia ai nostri membri nel Comitato Amministratore di FONDISS che - grazie alla loro grande esperienza e professionalità - hanno sempre agito nel massimo rispetto delle Leggi vigenti, nel solo interesse di FONDISS, dei lavoratori iscritti e di tutte le imprese che operano nel Paese, operando con attenzione, e consentendo di avviare l’operatività del Fondo, nonostante le molte difficoltà incontrate lungo la strada che porta alla completa messa in operatività del Fondo previdenziale integrativo pubblico, e nonostante il ruolo non positivo, né propositivo, di Banca Centrale.
Riteniamo che sia giunta l’ora che la politica - peraltro presente nel Comitato Amministratore con tre membri che rappresentano tre voti su cinque totali - torni ad occuparsi del futuro del Paese, delle azioni di promozione e sviluppo economico, di crescita occupazionale e di stabilità del sistema Paese.
Con la demagogia ed il populismo non si fanno gli interessi dei lavoratori e di FONDISS.
Comunicato stampa CSdL - CDLS - USL
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