Il Forum vuole definire le linee di sviluppo del paese, ma la mancanza di una visione a lungo termine è il principale freno alla crescita economica. È quanto emerge dal sondaggio aperto a cittadini e imprese che Ambrosetti porta in discussione. C’è sempre grande attenzione allo stato di salute del paese, e su come venga percepito non solo all’esterno, cioè le imprese del circondario, ma anche all’interno. In territorio sono stati interpellati cittadini e classe dirigente, e da loro arrivano i segnali più pessimistici. La sensazione è che il sistema bancario e finanziario sia diventato da punto di forza a punto debole, anche se l’impianto fiscale mantiene inalterata la proprio forza. Crescono rispetto al passato il patrimonio paesaggistico e ambientale, così come quello artistico e culturale, ma la Repubblica continua a manifestare segnali preoccupanti, sia sul fronte delle relazioni internazionali che su quelle sindacali. Perché non si cresce? A questa domanda cittadini e imprese rispondono con sicurezza. Ci sono degli ostacoli e sono: mancanza di un piano di sviluppo a medio e lungo termine; rigidità delle relazioni sindacali, tensioni con l’Italia, instabilità politica. Non ultima la carenza di infrastrutture. Il futuro è meno roseo che in passato, soprattutto tra la popolazione, mentre segnali più incoraggianti arrivano da chi ci osserva dal confine.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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