All’inizio degli anni 90, i lavoratori frontalieri erano poco più di mille. Sono raddoppiati nel 1993 e nel 1998 e a fine decennio hanno raggiunto quota 5.000 fino a raggiungere gli attuali 5.662. Il 24% riveste incarichi direttivi, il 4,5% mansioni impiegatizie non specializzate, un altro 4% sono autisti e magazzinieri, il 30% ha una professionalità operativa specializzata e il 38% sono operai comuni e qualificati. Il numero più alto dei lavoratori provenienti da oltre confine si riscontra nel settore edile con il 55%. Il 46% lavora nei settori dell'installazione degli impianti e nei trasporti. Il 37% nei servizi, il 40,4% nel settore industriale e il 38% nel commercio. Rimini ha il record dei frontalieri con oltre 1.700 persone. 371 provengono da Verucchio, altri 300 da Santarcangelo. Seguono Coriano, Riccione, San Leo, Novafeltria e Motegrimano. Il 43,5% ha un’età compresa fra i 30 e i 39 anni, il 28,2% fra i 40 e 49. I giovani fino a 30 anni sono circa 900 mentre coloro che hanno superato i 50 raggiungono quota 643. Il 6,2% dei frontalieri è laureato, il 32% ha conseguito un titolo di scuola media superiore o professionale, il 36% ha la licenza media e il 19% quella elementare.
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