“Siamo determinati ad intervenire per cambiare la situazione in atto”. Il neo governo di San Marino per voce del Segretario Claudio Felici fa sua la questione dei frontalieri. Per gli italiani che lavorano a San Marino tutto si decide nei prossimi giorni e le parole del neo Segretario alle Finanze aprono ad una ipotesi attesa da tempo: revisione dell'articolo 56. Naturalmente c'è massimo riserbo sulle modalità su cui si interverrà su quella che è stata battezzata tassa etnica, per l'aggravio da circa 700 euro netti l'anno che porta nelle tasche dei lavoratori italiani. Probabilmente non si tradurrà con una immediata eliminazione della tassa dalla finanziaria ma le parole di Felici lasciano trapelare l'avvio di un progressivo allineamento dei lavoratori italiani e sammarinesi, già salutato con favore da associazioni di categoria come l'Anis. Ma per i frontalieri la priorità rimane la franchigia: quest'anno il Milleproroghe non ci sarà, e l'emendamento per il mantenimento della franchigia fiscale a 6.700 euro confluirà nella legge di stabilità. L'iter parlamentare partito dalla commissione Bilancio del Senato, concluderà il suo percorso di approvazione entro le prime settimane di gennaio 2013 alla Camera. “L' Italia ha fatto quello che doveva fare” hanno ribadito i parlamentari italiani. “Ora tocca a San Marino”. Il Congresso ha già dato una prima risposta.
Sara Bucci
Sara Bucci
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