Un ufficio che i lavoratori della Valmarecchia occupati a San Marino potranno frequentare per ottenere informazioni e assistenza sui servizi previdenziali e fiscali. E' l'idea lanciata dall'USL durante una serata pubblica a Novafeltria: l'intenzione è di aprire lì uno sportello. La proposta ha ottenuto l'apprezzamento dell'amministrazione comunale, annuncia il sindacato.
Così si potrà “garantire maggiore assistenza ai frontalieri – spiegano dall'organizzazione – e sarebbe la prima volta che un sindacato oltrepassa i confini”. Alla serata, alla quale hanno partecipato la Uil frontalieri e i lavoratori, sono stati discussi i temi caldi per ogni dipendente italiano impiegato a San Marino.
In primo piano i cambiamenti introdotti dalla legge sviluppo, con la stabilizzazione per chi ha superato i 18 mesi di lavoro in azienda. Ma accanto a questa novità, positiva per i sindacati, c'è la questione del maggiore costo contributivo per le imprese che assumono frontalieri. “Siamo preoccupati che questo possa tradursi in retribuzioni più basse”, afferma Francesco Biordi, segretario generale USL.
Altro tema caldo è la doppia tassazione sui pensionati. “Non è possibile – prosegue Biordi - che siano tassati in due Stati. Bisogna far dialogare il Ministero italiano e la Segreteria di Stato alle Finanze per trovare un accordo”.
Uno dei traguardi da raggiungere è lo statuto europeo dei diritti dei frontalieri, anche guardando al futuro accordo di associazione con l'Ue. “I diritti devono essere uguali per tutti”, conclude Biordi.
Mauro Torresi
Così si potrà “garantire maggiore assistenza ai frontalieri – spiegano dall'organizzazione – e sarebbe la prima volta che un sindacato oltrepassa i confini”. Alla serata, alla quale hanno partecipato la Uil frontalieri e i lavoratori, sono stati discussi i temi caldi per ogni dipendente italiano impiegato a San Marino.
In primo piano i cambiamenti introdotti dalla legge sviluppo, con la stabilizzazione per chi ha superato i 18 mesi di lavoro in azienda. Ma accanto a questa novità, positiva per i sindacati, c'è la questione del maggiore costo contributivo per le imprese che assumono frontalieri. “Siamo preoccupati che questo possa tradursi in retribuzioni più basse”, afferma Francesco Biordi, segretario generale USL.
Altro tema caldo è la doppia tassazione sui pensionati. “Non è possibile – prosegue Biordi - che siano tassati in due Stati. Bisogna far dialogare il Ministero italiano e la Segreteria di Stato alle Finanze per trovare un accordo”.
Uno dei traguardi da raggiungere è lo statuto europeo dei diritti dei frontalieri, anche guardando al futuro accordo di associazione con l'Ue. “I diritti devono essere uguali per tutti”, conclude Biordi.
Mauro Torresi
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