Su un punto in particolare, i cosiddetti “7 grandi della terra” pare si siano trovati completamente d'accordo: dare una decisa accelerazione all'accordo di libero scambio tra UE e Stati Uniti; è il controverso Ttip, che secondo un'opposizione crescente – su entrambe le sponde dell'Atlantico - concederebbe troppo potere alle multinazionali e consentirebbe il commercio di prodotti che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza conquistati dai consumatori europei. “Si vuole arrivare ad intese per una cornice dell'accordo – è stato deciso ad Elmau - il più velocemente possibile, presumibilmente entro la fine dell'anno”. Raggiunta anche un'intesa sul clima. “C'è stato un chiaro riconoscimento – ha affermato Angela Merkel - sull'obiettivo del contenimento dell'aumento di due gradi della temperatura globale”. Nel documento finale del vertice anche “l'impegno a prevenire e combattere il traffico di migranti”. Tra i focus – come annunciato nei giorni scorsi – la situazione in Ucraina. I 7 leader si sono detti pronti a prendere ulteriori misure restrittive contro la Russia, convitato di pietra di questo summit. Le sanzioni – è stato detto - “non verranno ritirate fino a che la non avrà attuato completamente gli accordi di Minsk”. La replica di Mosca non si è fatta attendere. “Abbiamo già sottolineato che basta leggere questi accordi – ha affermato il portavoce di Putin Dmitri Peskov - per capire chi è che deve realizzarli. Non abbiamo ancora sentito alcun appello rivolto a coloro che li devono realizzare" ha concluso
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