E’ stata l’organizzazione mondiale del turismo dell’ONU a scegliere il tema di quest’anno. Per biodiversità si intende l’insieme di tutte le forme viventi: è grazie ad essa che la ricerca scientifica ha potuto fare scoperte utilissime nel campo della farmacologia. La tutela della biodiversità è un problema che riguarda tutte le attività umane, turismo compreso. La scelta dei luoghi da visitare spesso è dettata dalla ricerca di specificità, che siano paesaggistiche, ambientali, enogastronomiche, faunistiche e così via, ma tali specificità, paradossalmente, possono essere messe a rischio proprio dall’azione dei flussi turistici. E si tratta di numeri importanti: nel 1995 il movimento internazionale era di 534 milioni di unità; il 2010 dovrebbe chiudersi con oltre mille milioni, e per il 2020 è previsto un movimento di 1.561 milioni di turisti, con una crescita media annuale del 4,1%. E che impatto può avere una movimentazione di tali proporzioni sui territori visitati? Studi recenti indicano ad esempio che, a livello mondiale, sono minacciati o a rischio di estinzione il 22% dei mammiferi, il 31% degli anfibi, il 13,6% degli uccelli o il 27% delle barriere coralline. Gli stessi turisti dovrebbero rendersi conto che la loro presenza non è sempre positiva, e dovrebbero prestare attenzione al fatto che le imprese turistiche possano realmente contribuire allo sviluppo del luogo.
>> San Marino aderisce alla Giornata mondiale del turismo
Francesca Biliotti
>> San Marino aderisce alla Giornata mondiale del turismo
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©