San Marino è chiamato ad una triplice sfida: formare la classe dirigente di domani, frenare la disoccupazione e stimolare i giovani a fare impresa. C’è chi grida basta alla Pa come rifugio. Solo un paio di giorni fa, le nuove leve del movimento “noi sammarinesi” invitavano la politica ad incoraggiare l’iniziativa privata, mentre i giovani del Pdcs si confrontavano con il Segretario al lavoro sul sostegno alle imprese per favorire la formazione. Il Governo si sta muovendo su più fronti. Capitolo incentivi: ultimamente si sta parlando del prestito d’onore. Ne stanno discutendo i Segretari Arzilli e Mussoni. Si rivolge ai giovani che hanno perso il lavoro e vogliono investire in un’attività economica. E’ allo studio per essere integrato agli incentivi contenuti nella legge per l’autoimprenditorialità – utilizzati finora in pochissimi casi - per trasformare la mobilità in autofinanziamento. Strumenti che si aggiungono agli altri già messi in campo dalla legge a sostegno dell’imprenditoria giovanile. Puntare sulla specializzazione. Nel decreto al lavoro troviamo i voucher formativi, incentivi per le aziende che promuovono stage in altre strutture. La legge di Bilancio comprende anche il fondo per l’alta formazione all’estero, con uno stanziamento iniziale di circa 300.000 euro. Infine, per frenare la disoccupazione giovanile, sono già previsti incentivi alle imprese che assumono giovani fra i 18 e i 32 anni.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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