Giovanni Ghiotti ringrazia pubblicamente tutti i delegati per la fiducia manifestata non solo a lui ma anche al gruppo dirigente. Nel Consiglio Direttivo Confederale vi sono stati 12 nuovi ingressi, su 32 membri. E il Segretario è soddisfatto per il raddoppio del numero delle donne, che arrivano a quota 10.
L’approvazione all’unanimità del documento di base e della mozione conclusiva, assicurerà alla CSdL una base politica e progettuale nello sviluppo della sua azione propositiva sui diversi temi della contrattazione, delle riforme, delle politiche sociali e nella vertenza sociale, sulla quale il 16° Congresso ha rilanciato la mobilitazione.
Ma non si placa neppure la polemica con gli ex iscritti. Sotto accusa la trasparenza nella quale si è svolto il 16 esimo congresso che Ghiotti rilancia mentre per gli espulsi si tratta di una pietosa bugia. “Chiunque dotato di normale memoria - scrive Marino Zanotti - può notare l'immane fatica del sempiterno Segretario generale nell'arrampicarsi sugli specchi. Sull'apertura del Segretario al nostro rientro in Confederazione, due gli interrogativi: dice che dobbiamo dimostrare di voler entrare, dovremo fare i bravi, ma non specifica bene la vera condizione: strano modo d'aprire un dialogo!”.
Per Marino Zanotti il secondo interrogativo riguarda la credibilità di Ghiotti dal momento che ricorda come cambiò idea sull’appoggio ai comitati referendari sul secondo pilastro.
“Devo prendere pubblicamente atto – replica Ghiotti - che gli ex iscritti stanno ampiamente dimostrando di non essere in questa fase interessati ad un percorso costruttivo di dialogo e di nuovi approcci verso la CSdL. Infatti, ai segnali di apertura che abbiamo lanciato per la prospettiva, essi rispondono con i soliti attacchi brutali e offensivi con atteggiamenti vittimistici e provocatori, raggiungendo livelli che appaiono schizofrenici”.
L’approvazione all’unanimità del documento di base e della mozione conclusiva, assicurerà alla CSdL una base politica e progettuale nello sviluppo della sua azione propositiva sui diversi temi della contrattazione, delle riforme, delle politiche sociali e nella vertenza sociale, sulla quale il 16° Congresso ha rilanciato la mobilitazione.
Ma non si placa neppure la polemica con gli ex iscritti. Sotto accusa la trasparenza nella quale si è svolto il 16 esimo congresso che Ghiotti rilancia mentre per gli espulsi si tratta di una pietosa bugia. “Chiunque dotato di normale memoria - scrive Marino Zanotti - può notare l'immane fatica del sempiterno Segretario generale nell'arrampicarsi sugli specchi. Sull'apertura del Segretario al nostro rientro in Confederazione, due gli interrogativi: dice che dobbiamo dimostrare di voler entrare, dovremo fare i bravi, ma non specifica bene la vera condizione: strano modo d'aprire un dialogo!”.
Per Marino Zanotti il secondo interrogativo riguarda la credibilità di Ghiotti dal momento che ricorda come cambiò idea sull’appoggio ai comitati referendari sul secondo pilastro.
“Devo prendere pubblicamente atto – replica Ghiotti - che gli ex iscritti stanno ampiamente dimostrando di non essere in questa fase interessati ad un percorso costruttivo di dialogo e di nuovi approcci verso la CSdL. Infatti, ai segnali di apertura che abbiamo lanciato per la prospettiva, essi rispondono con i soliti attacchi brutali e offensivi con atteggiamenti vittimistici e provocatori, raggiungendo livelli che appaiono schizofrenici”.
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