Cresce l’attesa per l’incontro tra il ministro al turismo Piero Gnudi e i rappresentanti della categoria balneare per l’applicazione della direttiva europea bolkenstein sulle concessioni. Pur con quelche distinguo le categorie chiedono la deroga ma il ministro pare non voler tornare indietro, dalla direttiva non si scappa. Il nodo da sciogliere riguarda la durata delle concesisoni. Dopo i novant’anni proposti e poi archiviati dall’ex ministro brambilla, il governo monti aveva ipotizzato concessioni di quattro anni. La sollevazione dei bagnini ha convinto l’esecutivo al dietrofront, l’ipotesi più accreditata è un tempo non inferiore ai dieci ma non superiore ai vent’anni.
Stefano Caliciuri
Stefano Caliciuri
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