Sul rigore nei conti pubblici sono tutti d'accordo. Si devono ridurre le spese e indicare strategie di sviluppo. Sul modo in cui effettuare gli annunciati tagli, però, le posizioni si distinguono. Da un lato ci sono le categorie economiche, che condividono una riduzione dei costi della pubblica amministrazione ma non sono per nulla convinte che un inasprimento fiscale possa portare a qualche beneficio, anzi. Per il Segretario Generale della CDLS, Marco Tura il senso della drammatica emergenza è condivisibile e impone a tutti senso di responsabilità e il dovere di fare fronte comune, ma attenzione ai tagli indiscriminati. Tura rigetta la ricetta rigorista sul fronte delle pensioni e ricorda che le due riforme del sistema previdenziale hanno già provocato drastiche riduzioni, insieme all'innalzamento dell'età pensionabile. “E' socialmente insensato - dichiara - prevedere nuovi tagli al sistema previdenziale”. Il Segretario della CDLS ritiene invee sensato il consiglio che lo Stato entri nella governance della Cassa di Risparmio e invita a rendere noti i costi da sostenere per mettere in sicurezza la Carisp. Governo e Parlamento chiede scelte di equilibrio tra austerità e crescita, senza scaricare sui lavoratori e sui pensionati il peso maggiore dei sacrifici. Alleanza Popolare, dal canto suo, fa sapere di privilegiare tagli selettivi alla spesa pubblica e che l'imperativo è spendere meno e meglio sia nel pubblico che nel privato. Auspica al più presto l'adozione della riforma tributaria e politiche improntate alla razionalizzazione, l'equità, il rilancio e lo sviluppo. Artigiani e Commercianti ribadiscono la necessità di uscire dalla black list e la convinzione che la spesa pubblica vada ridotta sensibilmente.
Nel video le interviste a Carlo Giorgi, Anis; Mirko Dolcini, Osla; Carlo Lonfernini, Usc e Pio Ugolini, Unas.
Sergio Barducci
Nel video le interviste a Carlo Giorgi, Anis; Mirko Dolcini, Osla; Carlo Lonfernini, Usc e Pio Ugolini, Unas.
Sergio Barducci
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