I danni ci sono, e sono ingenti. Ma è ancora presto per tirare le somme. Prima occorre attendere che la bufera passi. Le aziende, già provate dalle difficoltà dei mercati, devono ora vedersela con i guai del maltempo. L’Anis sta raccogliendo informazioni fra i propri soci, per avere un quadro della situazione da sottoporre domani al Governo. Per ora si sa che sono almeno dieci le aziende che hanno subito danni materiali certi. “Qui non si parla di recuperare fatturati persi – spiega il direttore dell’associazione Industriali Carlo Giorgi – ma di dare una mano alle attività per ripartire.” Si fanno i conti con coperture che crollano, mezzi incidentati. La situazione non è delle migliori, ci racconta il Presidente dell’Anis Paolo Rondelli. Quando lo contattiamo ha appena saputo di un cedimento nello stabilimento della Valpharma a Ponte Messa di Pennabilli. Domani, dicevamo, ci sarà un incontro con il Segretario all’Industria. L’Anis chiederà al Governo di non lasciare sole le aziende in questo difficile momento. Con quali strumenti, si vedrà. Possono essere il credito agevolato, sgravi contributivi, dilazione dei pagamenti. Perché oggi alcune aziende – dice Rondelli – rischiano di avere problemi di liquidità.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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