Un tavolo allargato alle associazioni ambientaliste e di consumatori, alle organizzazioni economiche, al sindacato, all’associazione immobiliaristi, agli ordini professionali di architetti, ingegneri, geometri. I Segretari di Stato Tito Masi e Marino Riccardi hanno presentato la bozza di piano energetico e il progetto di legge sull’efficienza energetica degli edifici. Si comincia con la fotografia del consumo attuale di energia in territorio per definire le direttrici di sviluppo. Gli obiettivi del Governo sono il risparmio del consumo energetico, la creazione di spazi di autonomia per la Repubblica e l’incentivazione delle energie rinnovabili. Un progetto ambizioso che richiederà anche un grosso sforzo dell’amministrazione pubblica e dello Stato che ha la quasi totalità degli impianti di riscaldamento a gasolio.
La legge prevede la realizzazione di edifici che abbattono i consumi insieme a norme per l’impiego di energie rinnovabili in ambito civile e industriale, mentre si discute se sulle nuove costruzioni sarà obbligatorio produrre almeno il 30% di energia rinnovabile. Altro problema aperto è quello della copertura finanziaria. Ma i progetti, elaborati con la partecipazione delle categorie e degli ordini professionali – assicura Masi - verranno presentati al Consiglio Grande e Generale entro l’anno.
Più politico invece l’incontro con il PDCS che, nel dicembre del 2006 aveva presentato un proprio disegno di legge sullo stesso argomento. Il Segretario Pasquale Valentini commenta positivamente il cambio di atteggiamento del Governo anche perché – dice – c’era stato detto che il nostro progetto era la fotocopia di quello italiano mentre oggi hanno manifestato interesse alla collaborazione. Rimangono, secondo Valentini, divergenze sul metodo adottato dall’Esecutivo e su alcune scelte più politiche che tecniche. Ci siamo lasciati – conclude il Segretario della DC - con l’impegno di consegnare, entro 10 giorni, una scheda con quelle che riteniamo le differenze più importanti tra le due proposte.
La legge prevede la realizzazione di edifici che abbattono i consumi insieme a norme per l’impiego di energie rinnovabili in ambito civile e industriale, mentre si discute se sulle nuove costruzioni sarà obbligatorio produrre almeno il 30% di energia rinnovabile. Altro problema aperto è quello della copertura finanziaria. Ma i progetti, elaborati con la partecipazione delle categorie e degli ordini professionali – assicura Masi - verranno presentati al Consiglio Grande e Generale entro l’anno.
Più politico invece l’incontro con il PDCS che, nel dicembre del 2006 aveva presentato un proprio disegno di legge sullo stesso argomento. Il Segretario Pasquale Valentini commenta positivamente il cambio di atteggiamento del Governo anche perché – dice – c’era stato detto che il nostro progetto era la fotocopia di quello italiano mentre oggi hanno manifestato interesse alla collaborazione. Rimangono, secondo Valentini, divergenze sul metodo adottato dall’Esecutivo e su alcune scelte più politiche che tecniche. Ci siamo lasciati – conclude il Segretario della DC - con l’impegno di consegnare, entro 10 giorni, una scheda con quelle che riteniamo le differenze più importanti tra le due proposte.
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