San Marino non si salva dalla recessione globale e versa in gravi difficoltà sul fronte occupazionale. Neanche questa è una novità. A settembre, su 22.671 lavoratori (87% dei casi dipendente), 823 erano disoccupati. 6 in più di settembre 2009 ma 87 in meno rispetto a dicembre. Questi dati non devono però ingannare: in realtà sono saliti a 527 i disoccupati in senso stretto, vale a dire quelli che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. 23 in più rispetto a dicembre. Più della metà sono donne. I lavoratori dipendenti del settore privato sono scesi di 164 unità. Il trend sammarinese segue l’Italia. I comparti che hanno subito un calo maggiore sono: industrie manifatturiere, attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese; costruzioni ed impianti; alberghi, ristoranti e commercio. Neppure l’identikit del disoccupato medio si discosta molto da quello italiano. E’ donna, di età compresa tra i 20 e 24 anni, seguito a ruota da quello fra i 25 e 29 anni. Il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità. E la cassa integrazione guadagni registra numeri record. 438 i casi di ricorso, con un totale circa di 640.000 ore liquidate per un importo pari a quasi 6.300.000 euro.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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