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E’ un grido d’allarme quello che lancia la Federazione Bancari dell’Emilia Romagna

4 feb 2012
E’ un grido d’allarme quello che lancia la Federazione Bancari dell’Emilia Romagna
E’ un grido d’allarme quello che lancia la Federazione Bancari dell’Emilia Romagna
Sono il 13 per cento in più, rispetto all’anno precedente, le rapine messe a segno negli istituti bancari dell’Emilia Romagna. Lo evidenzia il segretario regionale del sindacato di categoria, Marco Amadori, che le definisce uno dei due mali oscuri che stanno silenziosamente divorando il sistema bancario emiliano romagnolo, insieme alle operazioni sospette. Sale, infatti, anche il numero delle segnalazioni per riciclaggio. Sul fronte delle rapine i numeri che assumono una dimensione di allarme sociale sono quelli che riguardano le province di Piacenza, Modena, Rimini e Bologna. Più o meno le stesse segnate da un preoccupante incremento delle segnalazioni per riciclaggio, salite nel 2011 a 2.197. E’ un segnale che dimostra la presenza di malavita organizzata sul territorio regionale e le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico. L’aumento percentuale, in questo caso, è del 76,5%, contro il58,2 a libello nazionale. Bologna, Modena, Reggio Emilia e Rimini si attestano tra le prime 15 province italiane per numero assoluto di segnalazioni sospette. Lo affermano i dati dell’Osservatorio economico regionale dei bancari della Cisl. “Alcuni passi avanti sono stati compiuti – afferma Amadori – ma ancora non basta. E’ necessaria una grande assunzione di responsabilità da parte degli istituti di credito, delle istituzioni e della politica per perseguire con determinazione e nuovi mezzi la cultura della legalità e della sicurezza e il rispetto delle regole.”.

Sergio Barducci

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