Il Sole 24 Ore, nell'inserto Finanza & Mercati, parla di deflagrazione “dell'insofferenza da parte della politica” iniziata tempo prima, ossia da quando il piano di messa in sicurezza del sistema creditizio aveva raggiunto Cassa di Risparmio. Un'escalation, quindi. Secondo il quotidiano economico, che riprende le note diffuse ieri dall'Ansa, la decisione del CCR è indirizzata al Dg di Bcsm ma nel mirino c'è in generale la linea assunta nella gestione della crisi del settore da Banca Centrale e dal presidente Grais. Dalle colonne del Sole 24 Ore pare però chiaro che l'addio di Savorelli possa lasciare strascichi. Banca Centrale, nelle stesse ore in cui si trattava della rimozione del Direttore Generale, avrebbe infatti inviato al Comitato del Credito e Risparmio una relazione in cui viene stigmatizzato il modus operandi del managment Carisp; questa avrebbe ostacolato il lavoro dell'istituto di Via del Voltone con “dati parziali” e “risposte fornite in ritardo”, cause “dell'attuale collasso”.
Lettera 43 parla invece di inabissamento del Segretario Simone Celli, reo, secondo il sito d'informazione, di aver abbandonato la linea, fino a ieri sostenuta, di Banca Centrale. Senza mezzi termini parla di doppio gioco della maggioranza, risucchiata nel groviglio degli interessi che sinora hanno impedito il risanamento.
Anche l'inserto “Economia” del Corriere della Sera dedica un trafiletto al dito medio di Savorelli. Un gesto che gli è costato il posto da Direttore di Bcsm. Dietro però, secondo il redattore Fabrizio Massaro, s'intravede “lo scontro sul salvataggio di Carisp. Travolta da oltre mezzo miliardo di perdite, emerse anche grazie alla Banca Centrale”.
“Gestaccio fatale” e “scontro al calor bianco” sono invece gli incipit rispettivamente degli articoli di MilanoFinanza e Il Messaggero. L’epilogo di Savorelli – scrivono - si è consumato in poche ore, ma la battaglia per riportare equilibrio nelle finanze del Titano, soprattutto in quelle devastate della locale Cassa di Risparmio, dura da molti mesi.
Filippo Mariotti
Lettera 43 parla invece di inabissamento del Segretario Simone Celli, reo, secondo il sito d'informazione, di aver abbandonato la linea, fino a ieri sostenuta, di Banca Centrale. Senza mezzi termini parla di doppio gioco della maggioranza, risucchiata nel groviglio degli interessi che sinora hanno impedito il risanamento.
Anche l'inserto “Economia” del Corriere della Sera dedica un trafiletto al dito medio di Savorelli. Un gesto che gli è costato il posto da Direttore di Bcsm. Dietro però, secondo il redattore Fabrizio Massaro, s'intravede “lo scontro sul salvataggio di Carisp. Travolta da oltre mezzo miliardo di perdite, emerse anche grazie alla Banca Centrale”.
“Gestaccio fatale” e “scontro al calor bianco” sono invece gli incipit rispettivamente degli articoli di MilanoFinanza e Il Messaggero. L’epilogo di Savorelli – scrivono - si è consumato in poche ore, ma la battaglia per riportare equilibrio nelle finanze del Titano, soprattutto in quelle devastate della locale Cassa di Risparmio, dura da molti mesi.
Filippo Mariotti
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