Banca Centrale non commenta. Si limita a prendere atto di una situazione non facile per il nostro sistema bancario. “L’ulteriore chiusura su carte di credito e bancomat non è preoccupante in sé - commenta il presidente di Abs - Va letto come un atteggiamento unilaterale di Iccrea, ma è sintomatico di una situazione che potrebbe allargarsi e che ci preoccupa di più”.
Soprattutto se da Banca d’Italia non arriveranno disposizioni chiare su come considerare le transazioni con gli istituti sammarinesi. La cartina al tornasole, per Paolo Fabbri, sarà l’incontro di giovedì della commissione mista italo sammarinese. “I segnali preoccupanti ci sono nel momento in cui - conclude - l’esempio di Iccrea venisse seguito da altri istituti italiani che metterebbero a serio pericolo la nostra operatività”. “Non l’avevamo messa in conto questa ulteriore chiusura - afferma il presidente di Assobank - è un effetto grave per il momento, che ci mette in difficoltà. Secondo me - prosegue Giuseppe Guidi - la decisione sui bancomat è figlia di quella sugli assegni circolari”.
Per poterlo fare Iccrea ha bisogno di un’autorizzazione da Banca d’Italia che non ha, non avendoci censito. Il problema resta, anche se i nostri istituti si approvvigionano da altri fornitori. “E comunque il grosso delle operazioni con Iccrea è rimasto” conclude Guidi.
Giovanna Bartolucci
Soprattutto se da Banca d’Italia non arriveranno disposizioni chiare su come considerare le transazioni con gli istituti sammarinesi. La cartina al tornasole, per Paolo Fabbri, sarà l’incontro di giovedì della commissione mista italo sammarinese. “I segnali preoccupanti ci sono nel momento in cui - conclude - l’esempio di Iccrea venisse seguito da altri istituti italiani che metterebbero a serio pericolo la nostra operatività”. “Non l’avevamo messa in conto questa ulteriore chiusura - afferma il presidente di Assobank - è un effetto grave per il momento, che ci mette in difficoltà. Secondo me - prosegue Giuseppe Guidi - la decisione sui bancomat è figlia di quella sugli assegni circolari”.
Per poterlo fare Iccrea ha bisogno di un’autorizzazione da Banca d’Italia che non ha, non avendoci censito. Il problema resta, anche se i nostri istituti si approvvigionano da altri fornitori. “E comunque il grosso delle operazioni con Iccrea è rimasto” conclude Guidi.
Giovanna Bartolucci
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