Un volume d'affari pari a 267,2 milioni e un margine operativo lordo a quota 69 milioni. E' quanto stimato da Ieg-Italian Exhibition Group - la realtà quotata a Piazza Affari nata dalla fusione tra le fiere di Rimini e Vicenza - nel piano strategico 2022-2027 approvato lunedì all'unanimità dal consiglio di amministrazione del gruppo e annunciato alla comunità finanziaria. Chiuso il 2019 con ricavi pari a 179 milioni, scesi a 80 nel 2020 e a 103 nel 2021, due anni segnati dall'emergenza Covid, con il piano strategico 2022-2027, Ieg punta ad una crescita - con una strategia Italia-Estero - che porti ad una redditività da "top player" a livello mondiale "generando valore per tutti gli stakeholders." tanto che "già dal 2024 è nuovamente prevista la distribuzione dei dividendi".
Tra le diverse azioni previste dal piano strategico "Ieg lavorerà a nuovi accordi e alleanze con altri operatori e associazioni di categoria: obiettivo - viene spiegato dal gruppo - l'incremento del bacino di visitatori delle fiere leader e del loro accreditamento". In tema di servizi, invece, si mira a incrementare quelli ad alto valore aggiunto per espositori e visitatori mentre sul fronte internazionale, Ieg che presidia e sviluppa eventi in Cina, Messico, Stati Uniti, Emirati Arabi guarda a un'accelerazione sui mercati extra-europei ad elevato potenziale. Quanto agli investimenti il piano 2022-2027 ne prevede per 134,9 milioni, viene sottolineato, "tra attività di manutenzione, espansioni e acquisizioni, queste ultime riguardanti l'Italia, l'Asia, il Nord America e il Sud America. Gli investimenti nell'espansione, relativi alla costruzione del padiglione di Vicenza sono concentrati tra il 2024 e il 2026. L'ampliamento del quartiere di Rimini - conclude Ieg - necessario al consolidamento dei risultati e della redditività, inizierà nel 2026 e sarà concluso a fine 2027. Per garantire spazi alle manifestazioni in crescita, dal 2025 al 2027 ci si affiderà a strutture temporanee".