La Cina riavvia la macchina produttiva. Da Shanghai Lorenzo Riccardi, delegato Affari Internazionali dell' Agenzia per lo Sviluppo di San Marino, nei giorni della data simbolo dei zero casi interni ci aggiorna sulla ripresa economica.
Shanghai, lontana dal focolaio di Hubei, ha subito nei mesi del contagio restrizioni simili a quella di una “zona arancione”. Dal 10 febbraio i segnali di ripartenza: prima smart working poi part time, infine e con le dovute precauzioni la modalità fisica. Ad oggi il 50% delle piccole e medie imprese ha ripreso la normale attività economica, il 95% dei grandi gruppi opera in maniera regolare. Nei giorni della “data simbolo” dei zero contagi interni, che fa ben sperare Europa, Italia e San Marino, da Shanghai Lorenzo Riccardi, Delegato Affari Internazionali Agenzia per lo Sviluppo, ci aggiorna sulla sfida del ritorno alla normalità. Premettendo che, nella zona del focolaio, venne predisposto un rigido lock down, difficilmente proponibile in Paesi con un tipo di controllo diverso. Probabile dunque, un tempo di recupero più dilatato per Italia e San Marino. Ma fatte le dovute proporzioni demografiche, quanto previsto fin qui da governo italiano e sammarinese può garantire la stessa reattività?
Nel video l'intervista a Lorenzo Riccardi, delegato Affari Internazionali dell'Agenzia per lo Sviluppo di San Marino