“Abbiamo espresso al Governo tutto il nostro disagio per l’aggressione che siamo costretti a subire da parte della Guardia di Finanza”. Il Presidente dell’associazione dell’industria Pier Giovanni Terenzi parla senza mezzi termini di aggressione perché, dice, "le motivazioni adottate sono strumentali e del tutto prive di fondamento. All’Esecutivo, aggiunge, abbiamo chiesto di comprendere il nostro stato d’animo: ci sentiamo un po’ abbandonati e non opportunamente tutelati".
L’incontro tra la delegazione dell’Anis e i Segretari di Stato per gli affari esteri, le finanze e l’industria si è protratto per alcune ore, ma non è bastato ad approfondire tutti gli argomenti. Tant’è che si sono dati appuntamento alla prossima settimana per rilanciare il tavolo tecnico. I Segretari di Stato hanno assicurato di avere sempre profuso il massimo impegno nella tutela del sistema Paese e, aggiunge Terenzi, ci hanno detto che cercheranno in ogni modo di ripristinare la situazione. Pur facendo i conti con l’amarezza del sentirsi ingiustamente sotto assedio, l’assoindustria è invece molto contenta della risposta data all’appello lanciato dallo stesso Terenzi qualche giorno fa. Il presidente dell’Anis aveva chiamato in causa tutte le forze politiche, chiedendosi perché non erano ancora scese in campo con chiarezza e determinazione a difesa del Paese, del suo sistema economico. "Deve essere l’intero Consiglio Grande e Generale, disse, a far sentire la sua voce, a farla arrivare alle istituzioni italiane e anche a quelle Europee, perché un Paese che ha siglato accordi con l’Unione Europea non può essere trattato in questo modo". Lo stesso Terenzi afferma che la politica ha colto lo spirito della sua richiesta: fare quadrato intorno alla nostra economia e al paese in generale. "Per questi importantissimi e gravi problemi maggioranza e opposizione devono sotterrare l’ascia di guerra. Il dibattito previsto in Consiglio, conclude, rafforza le nostre speranze".
L’incontro tra la delegazione dell’Anis e i Segretari di Stato per gli affari esteri, le finanze e l’industria si è protratto per alcune ore, ma non è bastato ad approfondire tutti gli argomenti. Tant’è che si sono dati appuntamento alla prossima settimana per rilanciare il tavolo tecnico. I Segretari di Stato hanno assicurato di avere sempre profuso il massimo impegno nella tutela del sistema Paese e, aggiunge Terenzi, ci hanno detto che cercheranno in ogni modo di ripristinare la situazione. Pur facendo i conti con l’amarezza del sentirsi ingiustamente sotto assedio, l’assoindustria è invece molto contenta della risposta data all’appello lanciato dallo stesso Terenzi qualche giorno fa. Il presidente dell’Anis aveva chiamato in causa tutte le forze politiche, chiedendosi perché non erano ancora scese in campo con chiarezza e determinazione a difesa del Paese, del suo sistema economico. "Deve essere l’intero Consiglio Grande e Generale, disse, a far sentire la sua voce, a farla arrivare alle istituzioni italiane e anche a quelle Europee, perché un Paese che ha siglato accordi con l’Unione Europea non può essere trattato in questo modo". Lo stesso Terenzi afferma che la politica ha colto lo spirito della sua richiesta: fare quadrato intorno alla nostra economia e al paese in generale. "Per questi importantissimi e gravi problemi maggioranza e opposizione devono sotterrare l’ascia di guerra. Il dibattito previsto in Consiglio, conclude, rafforza le nostre speranze".
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