Si attesta al 3,2% l’inflazione di gennaio, anche se il carrello della spesa registra aumenti più marcati. Salgono i costi energetici e nel paniere dei prezzi entrano le scommesse e i gratta e vinci.
Già dai primi dati di gennaio il 2012 si annuncia piuttosto pesante per le tasche degli italiani. Il carrello della spesa delle famiglie registra un nuovo boom con rincari annui del 4,2%, un punto in più del tasso di inflazione, che si attesta al 3,2. Lievitano i prodotti alimentari, zucchero e caffè in misura esorbitante, sopra il 16%; pane e pasta intorno al +2; ma il peso maggiore resta quello dei carburanti (+17,4%) e i costi relativi all’abitazione, spese condominali comprese. Per le associaioni dei consumatori la stangata colpirà le famiglie per un totale di 928 euro, alla fine dell’anno, ma il rischio è che il tasso inflazionistico salga ulteriormente. Solo la spesa alimentare costerà 200 euro in più. A Rimini i dati svelano un aumento in linea con l’andamento dell’inflazione, con i maggiori incrementi nel settore trasporti, nei servizi ricettivi e nella ristorazione. In controtendenza, nella provincia romagnola, i prezzi per le spese sanitarie e per l'abbigliamento. Intanto l’istituto di statistica inserisce nuove voci per il calcolo e nel paniere entrano le scommesse sportive, il gratta e vinci, i computer portatili e quelli ultrapiatti. Fra i nuovi criteri anche i costi per scaricare i libri elettronici.
Già dai primi dati di gennaio il 2012 si annuncia piuttosto pesante per le tasche degli italiani. Il carrello della spesa delle famiglie registra un nuovo boom con rincari annui del 4,2%, un punto in più del tasso di inflazione, che si attesta al 3,2. Lievitano i prodotti alimentari, zucchero e caffè in misura esorbitante, sopra il 16%; pane e pasta intorno al +2; ma il peso maggiore resta quello dei carburanti (+17,4%) e i costi relativi all’abitazione, spese condominali comprese. Per le associaioni dei consumatori la stangata colpirà le famiglie per un totale di 928 euro, alla fine dell’anno, ma il rischio è che il tasso inflazionistico salga ulteriormente. Solo la spesa alimentare costerà 200 euro in più. A Rimini i dati svelano un aumento in linea con l’andamento dell’inflazione, con i maggiori incrementi nel settore trasporti, nei servizi ricettivi e nella ristorazione. In controtendenza, nella provincia romagnola, i prezzi per le spese sanitarie e per l'abbigliamento. Intanto l’istituto di statistica inserisce nuove voci per il calcolo e nel paniere entrano le scommesse sportive, il gratta e vinci, i computer portatili e quelli ultrapiatti. Fra i nuovi criteri anche i costi per scaricare i libri elettronici.
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