San Marino ha fatto la sua parte, scrisse un anno fa il principale quotidiano economico italiano, adesso tocca all’Italia. E sempre “Il Sole 24 ore” torna a dire che le informazioni acquisite dall’amministrazione finanziaria italiana presso la Repubblica, sono assolutamente informali e quindi, non utilizzabili ai fini dell’accertamento. Lo ha stabilito una sentenza del 99 e, 13 anni dopo, i fatti non sono cambiati. Questo significa che senza la ratifica dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, firmato a Roma il 13 giugno, l’Italia ha le mani legate nell’utilizzare le informazioni che effettivamente vengono scambiate già ora, ma che non possono essere prodotte in un aula di tribunale. I nostri vicini di casa si servono della collaborazione con San Marino per procedere nelle indagini, ma devono trovare altrove prove concrete perché quelle fornite dal Titano non possono essere usate direttamente, fino a quando non verrà ratificato l’accordo. Serve uno strumento di cooperazione ai fini fiscali per lo scambio di informazioni tra le due amministrazioni, conferma il Segretario di Stato per le finanze. E’ necessaria una normativa bilaterale.
Sonia Tura
Sonia Tura
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