L'Usl chiede di rivedere l'ultimo decreto che prevede una riduzione dello stipendio degli insegnanti. Per il sindacato, "non si è adeguatamente valutato il lavoro svolto" dal corpo docente. La chiusura delle scuole li ha costretti, si legge in una nota, "a creare quasi dal nulla una nuova metodologia di didattica a distanza", con un carico di lavoro "non previsto" e un impegno che "non si esaurisce" con l'invio dei compiti o della videolezione. L'Usl parla poi dei disagi per le famiglie e con le strumentazioni, come le linee Internet lente. Le riduzioni non sono state condivise appieno da docenti e sindacato, scrive, nonostante la disponibilità data da una parte degli insegnanti a rinunciare ad una quota. Il lavoro a domicilio, quindi per il sindacato "deve essere adeguatamente riconosciuto".
Insegnanti, Usl sui tagli agli stipendi: "Lavoro a domicilio deve essere adeguatamente riconosciuto"
31 mar 2020
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