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ISTAT: i prezzi al consumo nei primi sei mesi del 2022 in provincia di Rimini e Forlì-Cesena

19 lug 2022
@pixabay
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Da fonti ISTAT emergono i dati del primo semestre dell'anno 2022, in cui si nota una netta crescita dell'inflazione nelle due province di Rimini e Forlì-Cesena. L'aumento dei prezzi riguarda quasi la totalità dei capitoli di spesa, in particolare le spese dei beni energetici come energia elettricità, gas e altri combustibili. A Rimini si sono registrate variazioni positive, ma inferiori rispetto gli incrementi della regione Emilia-Romagna e dell'Italia. Nell’ambito dell’Osservatorio Economico, la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha elaborato alcuni dati circa l’andamento dell’inflazione nei territori di riferimento dell’Ente, relativi ai primi sei mesi del 2022.

La dinamica dei prezzi al consumo in provincia di Rimini

Nel primo semestre la variazione media dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per l’intera collettività (NIC) per il capoluogo di Rimini (estendibile all’intera provincia), rispetto al primo semestre 2021, è stata pari a +6,0%, inferiore a quella registrata in Emilia-Romagna (+6,4%) e in Italia (+6,3%); trend che risulta essere crescente fino a marzo (gennaio: +5,0%, febbraio: +5,2%, marzo: +6,0%), in flessione ad aprile (+5,5%) e in decisa ripresa nei mesi di maggio (+6,5%) e, soprattutto, giugno (+7,5%).

Da evidenziare che nei primi sei mesi dell’anno la variazione media tendenziale rilevata in provincia è stata tra le più basse tra quelle riscontrate in regione, collocandosi al settimo posto, in coabitazione con Parma (davanti a Reggio Emilia: +5,5%); stessa posizione per ciò che riguarda la variazione annua nel mese di giugno, davanti a Parma (+7,4%) e Reggio Emilia (+7,2%).

Sulla base delle divisioni di spesa, il maggior incremento medio tendenziale dei prezzi (periodo gennaio-giugno 2022) riguarda le voci “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (+27,1%), all’interno della quale spiccano in modo evidente “elettricità, gas e altri combustibili” (+64,7%); quest’ultime hanno inciso in modo preponderante sulla crescita inflattiva, seguendone lo stesso trend e arrivando a segnare una variazione del +70,3% nel mese di giugno. A seguire, in termini di variazione media semestrale ‘22-21, troviamo le seguenti divisioni: “trasporti” (+8,8%), “prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+5,7%), “ricettività e ristorazione” (+3,9%), “mobili e articoli per la casa” (+2,6%), “istruzione” (+2,2%), “servizi sanitari e spese per la salute” (+1,1%), “bevande alcoliche e tabacchi” (+0,9%) e “ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,8%). Risultano invece in diminuzione “abbigliamento e calzature” (-0,6%) e, soprattutto, le “comunicazioni” (-4,1%). L’inflazione acquisita per il 2022, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi futuri, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +6,1%.

In ultimo, la variazione media dei primi sei mesi del 2022, rispetto al periodo gennaio-giugno 2021, dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per famiglie di operai e impiegati (FOI) per il capoluogo riminese, e quindi per la provincia in generale, è pari a +5,6% (giugno: +7,1%).





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