Cambia il paniere dell'Istat per l'inflazione. A rappresentare le nuove abitudini di consumo delle famiglie nel 2016 entrano il tatuaggio, le bevande vegetali, il pantalone corto da uomo, i leggings bambina, la lampadina led, i panni cattura-polvere, i servizi integrati Tv, Internet e voce e gli alloggi universitari. La rilevazione si arricchisce inoltre dei prezzi delle auto usate e del trapano elettrico. Escono, invece, dal paniere cuccette e vagoni letto. Ma sono ingressi e uscite che lasciano perplesse le associazioni dei consumatori. Il Codacons giudica "incomprensibile" la variazione dei pesi che l'Istat attribuisce alle varie voci del paniere per il calcolo dell'inflazione, con l'aumento del peso dei servizi ricettivi e di ristorazione e il calo della divisione trasporti. "Va bene inserire nel paniere i tatuaggi, le lampadine al led e i servizi integrati di telecomunicazione, perché negli ultimi anni tali prodotti sono entrati prepotentemente nella vita degli italiani", spiega il presidente Carlo Rienzi. "Il vero problema dell'inflazione - aggiunge - tuttavia, è rappresentato dai pesi che l'Istat attribuisce alle singole voci". Secondo Federconsumatori e Adusbef, sono "piccoli adeguamenti che non cambiano la sostanza". "Permangono, infatti, molte perplessità relative all'aggiornamento del paniere Istat", dichiarano i presidenti, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, convinti che "per una maggiore attinenza alla realtà è fondamentale affrontare seriamente un riequilibrio dei pesi dei beni del paniere: rendendo più realistici i pesi assegnati ad alcune voci, come ad esempio quella importantissima relativa all'rc auto".
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