Emerge dal rapporto Istat sui viaggi in Italia e all’estero. La crescita costante del numero di vacanze brevi, osservata come fenomeno di tendenza negli ultimi anni, è stata particolarmente rilevante nel 2008, con un incremento registrato pari al 16,7%. Il dato è determinante per la crescita del numero complessivo dei viaggi nel 2008, 122 milioni e 938 mila quelli con pernottamento, con un aumento pari al 9,4%.
Altra tendenza novità: si viaggia sempre più in autunno e in inverno, grazie alla complicità di un calendario delle festività vantaggioso. La quota concentrata nei mesi estivi è ancora la fetta più consistente, ma sta perdendo terreno. Rimangono una costante le motivazioni delle partenze: in una classifica che vede svettare con il 65,7% svago e riposo, quelle di tipo religioso rispetto al 2007 guadagnano quasi 40 punti percentuali.
Infine, aumentano le prenotazioni via internet e cresce l’utilizzo di abitazioni di parenti ed amici. Buona alternativa a quel caro vita con cui anche il turismo è costretto a fare i conti. Secondo Mercury tuttavia, società specializzata nello studio del mercato turistico, il settore ha tenuto più di altre attività produttive: la diminuzione delle presenze è pari all’1,9% e degli arrivi del 2%. Non male in tempo di crisi, a riprova del fatto che la vacanza è ormai una bene irrinunciabile, di prima necessità. Da godersi con tutti i confort. In picchiata, infatti, il settore del turismo all’aria aperta. Meno 8% di presenze, secondo Faita Federcamping.
Sara Bucci
Altra tendenza novità: si viaggia sempre più in autunno e in inverno, grazie alla complicità di un calendario delle festività vantaggioso. La quota concentrata nei mesi estivi è ancora la fetta più consistente, ma sta perdendo terreno. Rimangono una costante le motivazioni delle partenze: in una classifica che vede svettare con il 65,7% svago e riposo, quelle di tipo religioso rispetto al 2007 guadagnano quasi 40 punti percentuali.
Infine, aumentano le prenotazioni via internet e cresce l’utilizzo di abitazioni di parenti ed amici. Buona alternativa a quel caro vita con cui anche il turismo è costretto a fare i conti. Secondo Mercury tuttavia, società specializzata nello studio del mercato turistico, il settore ha tenuto più di altre attività produttive: la diminuzione delle presenze è pari all’1,9% e degli arrivi del 2%. Non male in tempo di crisi, a riprova del fatto che la vacanza è ormai una bene irrinunciabile, di prima necessità. Da godersi con tutti i confort. In picchiata, infatti, il settore del turismo all’aria aperta. Meno 8% di presenze, secondo Faita Federcamping.
Sara Bucci
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