Con un fatturato da 8 miliardi, il turismo Open Air è in costante crescita. Le immatricolazioni dei camper europei sono aumentate del 20%; il settore conta 1 milione e mezzo di posti letto in oltre 2600 strutture come campeggi, glamping e villaggi, che si stanno attrezzando per rendere più inclusiva l'esperienza nella natura.
Quelle realmente aperte ai diversamente abili potrebbero vedere crescere i ricavi di almeno il 15%, con picchi del 30%. Previsioni che stimolano interventi per rendere la vacanza all'aria aperta alla portata di tutti. C'è già chi, nelle Marche, ci sta lavorando.
"La natura che include" è il primo progetto di Trekking per non vedenti. L'idea è venuta a due giovani con disabilità visiva che hanno ottenuto il finanziamento dalla comunità europea. Insomma, è sempre più evidente come le persone preferiscano trascorrere i loro weekend circondati dal verde piuttosto che nel cemento delle città, con un'attenzione sempre più forte verso il green e l'ecosostenibilità.
L'Open Air rappresenta inoltre una risposta importante all'over-tourism che congestiona centri storici ed alberghi. Il turismo all'aria aperta si sviluppa principalmente in Veneto, seguono nell'ordine Toscana, Puglia ed Emilia-Romagna. Le maggiori performance si registrano nel Nordest, ma l'espansione dell'Open Air è in corso in tutto il Paese, tanto che l'Italia - come emerge dal report realizzato da SRM - è la destinazione più gettonata rispetto ad altre mete europee come Francia, Spagna e Germania.