Le previsioni a tinte fosche elaborate dall’Ocse si sono avverate: l'Italia è di nuovo in recessione. I pessimi dati dell'economia sono confermati dall’Istat: il PIL è a picco. Nel quarto trimestre del 2011 si è abbassato dello 0,7%. E dello 0,5% su base annua. Ma non è finita qui: il debito pubblico a dicembre è cresciuto di 55 miliardi rispetto alla fine del 2010, passando a circa 1.900 miliardi, una cifra da capogiro. Per il ministro dello sviluppo serve “il coraggio di attuare riforme strutturali che liberino le energie del paese”.
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