Italian Exhibition Group chiude il 2017 con un fatturato pari a 129 milioni di euro e un risultato netto consolidato atteso sopra gli 8 milioni.
Questi i dati illustrati dal Presidente e Amministratore Delegato di IEG, Lorenzo Cagnoni, del bilancio pre-consuntivo dello scorso anno, in positivo di 3,4 punti percentuali rispetto al 2016.
Numeri superiori a quelli attesi, che posizionano IEG al primo posto per redditività tra le fiere italiane e al secondo per volume di fatturato.
Sono stati quasi 2 milioni e 650 mila i visitatori delle 60 manifestazioni e 280 congressi ed eventi delle due fiere.
Mentre per il 2018 un budget impegnativo ad attendere le integrate Rimini Fiera e Fiera Vicenza che prevede dati di grande rilievo - 159 milioni di fatturato - e progetti per il piano quinquennale “ambiziosi, ma realizzabili- cosi li ha definiti l’AD Cagnoni - in perfetta coerenza con la nostra storia. Accelereremo le nostre performances agendo sulla partita del digitale, dei servizi, degli allestimenti e della ristorazione”.
Nel Piano Industriale ci sono anche previsioni di nuovi spazi, come la realizzazione a Rimini di un nuovo padiglione lato ovest, di almeno 16 mila mqdalla possibile forma circolare, per poter accogliere anche concerti e manifestazioni sportive. Non saranno tempi brevi per via delle autorizzazioni: si prevede operatività del padiglione per il 2022. Mentre per Vicenza altri 34 milioni per riqualificare e ampliare l'area.
Intanto si aprono le porte anche ad ulteriori integrazioni: si guarda a Bologna, ma non si esclude Verona o addirittura l’estero.
E oltre confine sono anche le nuove frontiere dell'IEG: Cagnoni ha confermato il debutto nel 2018 della joint venture in Cina per due fiere sul business turistico e l’operatività negli Usa di una società di allestimenti fieristici.
Nel video l'intervista al Presidente e Amministratore Delegato di IEG, Lorenzo Cagnoni
Silvia Sacchi
Questi i dati illustrati dal Presidente e Amministratore Delegato di IEG, Lorenzo Cagnoni, del bilancio pre-consuntivo dello scorso anno, in positivo di 3,4 punti percentuali rispetto al 2016.
Numeri superiori a quelli attesi, che posizionano IEG al primo posto per redditività tra le fiere italiane e al secondo per volume di fatturato.
Sono stati quasi 2 milioni e 650 mila i visitatori delle 60 manifestazioni e 280 congressi ed eventi delle due fiere.
Mentre per il 2018 un budget impegnativo ad attendere le integrate Rimini Fiera e Fiera Vicenza che prevede dati di grande rilievo - 159 milioni di fatturato - e progetti per il piano quinquennale “ambiziosi, ma realizzabili- cosi li ha definiti l’AD Cagnoni - in perfetta coerenza con la nostra storia. Accelereremo le nostre performances agendo sulla partita del digitale, dei servizi, degli allestimenti e della ristorazione”.
Nel Piano Industriale ci sono anche previsioni di nuovi spazi, come la realizzazione a Rimini di un nuovo padiglione lato ovest, di almeno 16 mila mqdalla possibile forma circolare, per poter accogliere anche concerti e manifestazioni sportive. Non saranno tempi brevi per via delle autorizzazioni: si prevede operatività del padiglione per il 2022. Mentre per Vicenza altri 34 milioni per riqualificare e ampliare l'area.
Intanto si aprono le porte anche ad ulteriori integrazioni: si guarda a Bologna, ma non si esclude Verona o addirittura l’estero.
E oltre confine sono anche le nuove frontiere dell'IEG: Cagnoni ha confermato il debutto nel 2018 della joint venture in Cina per due fiere sul business turistico e l’operatività negli Usa di una società di allestimenti fieristici.
Nel video l'intervista al Presidente e Amministratore Delegato di IEG, Lorenzo Cagnoni
Silvia Sacchi
Riproduzione riservata ©