Al Begni il secondo incontro del tavolo tecnico che, con cadenza piuttosto serrata, è chiamato a prendere in esame la materia Iva. Ne fa parte – lo ricordiamo - un referente per ogni rappresentanza economica e sociale coinvolta nella trattativa, insieme al pool di consulenti incaricati dalla Segreteria di Stato per le Finanze.
In mattinata sono stati portati avanti gli opportuni approfondimenti sui primi articoli della riforma, attraverso un parallelo tra il sistema attuale (monofase) e quello che verrà (Iva), in rapporto con le normative europee ed italiane in primis.
Già fissati i prossimi incontri che si terranno – salvo variazioni - per due venerdì consecutivi, il 27 aprile e il 4 maggio, nei quali con ogni probabilità si entrerà nel vivo della discussione, iniziando gradualmente a ragionare su elementi definiti. “Solo allora – fa notare Giuliano Tamagnini, segretario generale CsdL – il confronto da tecnico diventerà più politico. In pratica – spiega - quando si arriverà a discutere chi paga l'Iva, chi la riscuote, le modalità di pagamento dei servizi, di trattamento dei beni e in quale misura, chi ne sarà esentato e soprattutto quale aliquota applicare, che è in sostanza l'aspetto che fa la differenza, solo allora la discussione si farà più concreta”. “La nostra posizione sugli incontri tecnici è positiva – conclude Tamagnini – come CSdL non poniamo veti su questa tassa indiretta purché il passaggio tra i due sistemi non gravi sulle tasche dei consumatori finali”.
In mattinata sono stati portati avanti gli opportuni approfondimenti sui primi articoli della riforma, attraverso un parallelo tra il sistema attuale (monofase) e quello che verrà (Iva), in rapporto con le normative europee ed italiane in primis.
Già fissati i prossimi incontri che si terranno – salvo variazioni - per due venerdì consecutivi, il 27 aprile e il 4 maggio, nei quali con ogni probabilità si entrerà nel vivo della discussione, iniziando gradualmente a ragionare su elementi definiti. “Solo allora – fa notare Giuliano Tamagnini, segretario generale CsdL – il confronto da tecnico diventerà più politico. In pratica – spiega - quando si arriverà a discutere chi paga l'Iva, chi la riscuote, le modalità di pagamento dei servizi, di trattamento dei beni e in quale misura, chi ne sarà esentato e soprattutto quale aliquota applicare, che è in sostanza l'aspetto che fa la differenza, solo allora la discussione si farà più concreta”. “La nostra posizione sugli incontri tecnici è positiva – conclude Tamagnini – come CSdL non poniamo veti su questa tassa indiretta purché il passaggio tra i due sistemi non gravi sulle tasche dei consumatori finali”.
Riproduzione riservata ©