Davanti ad un calo del fatturato che sfiora il 30% l'azienda leader nel settore delle forniture per ufficio ha maturato la scelta più difficile. Nell'aria da una settimana, è ufficiale da oggi: 22 persone, 17 sammarinesi e 4 frontalieri, tutti a tempo indeterminato con una sola eccezione, verranno licenziate. La lettera non è ancora arrivata, ma i lavoratori in questione sono già stati individuati e contattati dai vertici Karnak: oggi l'incontro con i sindacati, allargato a tutti gli altri colleghi. C'è in ballo il futuro dell'azienda, ed i timori dei lavoratori sono comprensibili. anche perchè, qualche mese fa, l'Azienda aveva accusato il sindacato di diffondere falsi allarmi circa la prospettiva di una riduzione del personale. "I timori della Csu- si legge in un comunicato- erano invece fondati".
I criteri del taglio al personale hanno creato qualche tensione, anche questa oggetto di discussione nell'incontro che ha inaugurato il tavolo di confronto con le parti sociali. L'Usl proporrà un accordo aziendale di solidarietà in alternativa ai licenziamenti, ma la Direzione del Gruppo ha ricordato come l'Azienda, che non ha mai fatto uso di ammortizzatori sociali, in questi mesi di difficoltà si sia sobbarcata per intero il costo del personale. Attualmente è in atto un piano di rilancio industriale, che non prevede l'addio a San Marino ma che sarà possibile solo stringendo la cinghia. I sindacati incontreranno tra una ventina di giorni i vertici dell'Azienda, così come vuole la prassi: un tempo necessario per studiare la situazione nel dettaglio. Nel frattempo l'azienda assicura: “i tagli previsti saranno effettuati rispettando la normativa e fornendo a tutti lavoratori coinvolti il massimo delle garanzie previste dagli ammortizzatori”.
Sara Bucci
I criteri del taglio al personale hanno creato qualche tensione, anche questa oggetto di discussione nell'incontro che ha inaugurato il tavolo di confronto con le parti sociali. L'Usl proporrà un accordo aziendale di solidarietà in alternativa ai licenziamenti, ma la Direzione del Gruppo ha ricordato come l'Azienda, che non ha mai fatto uso di ammortizzatori sociali, in questi mesi di difficoltà si sia sobbarcata per intero il costo del personale. Attualmente è in atto un piano di rilancio industriale, che non prevede l'addio a San Marino ma che sarà possibile solo stringendo la cinghia. I sindacati incontreranno tra una ventina di giorni i vertici dell'Azienda, così come vuole la prassi: un tempo necessario per studiare la situazione nel dettaglio. Nel frattempo l'azienda assicura: “i tagli previsti saranno effettuati rispettando la normativa e fornendo a tutti lavoratori coinvolti il massimo delle garanzie previste dagli ammortizzatori”.
Sara Bucci
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