“Non c’è lavoro su un pianeta morto, ma insieme possiamo garantire buoni posti di lavoro su un pianeta vivente”, con questo motto i sindacati di tutto il mondo oggi, 26 giugno, si mobilitano nella lotta ai cambiamenti climatici nella 1° giornata mondiale dei sindacati per il Clima a cui aderisce anche la Csu.
“Se non agiamo ora - avverte la Confederazione Mondiale Sindacale - raggiungeremo presto il punto critico di danno irreversibile al nostro pianeta: gli aumenti di temperatura porteranno alla perdita di 72 milioni di posti di lavoro; oltre 83 milioni di rifugiati del clima sono fuggiti da condizioni di disastro e hanno perso i mezzi di sostentamento; gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici sono stati responsabili di migliaia di morti e danni economici pari a 320 miliardi di dollari”.
Il Csi propone l’avvio di una strategia capillare per portare tutto il mondo del lavoro verso la riconversione ecologica dell’economia, attraverso la pianificazione di una “Giusta Transizione” che porti ad un mondo a basse emissioni inquinanti per la creazione di posti di lavoro rispettosi della dignità umana.