La Segreteria di Stato agli Affari Esteri ha innoltrato all’Ambasciata d’Italia in Repubblica la controproposta sammarinese di accordo approvata, in linea di massima, dal Congresso di Stato, nella seduta del 7 agosto scorso. Si tratta di un articolato redatto in tre titoli che prevede gli aspetti normativi del rapporto di lavoro, la modifica delle disposizioni in materia di sicurezza sociale e sanitaria e la fiscalità dei lavoratori frontalieri.
La parte sammarinese ritiene, è scritto nella nota a verbale di accompagnamento, che la materia relativa ai frontalieri debba essere trattata globalmente per poter meglio risolvere tutte le problematiche che investono i lavoratori di entrambi i paesi. La Segreteria di Stato inoltre sottolinea che alcune parti, soprattutto quelle inerenti la natura fiscale potrebbero essere risolte unilateralmente ma ritiene che essendo inserite in un unico testo è inderogabile che le intese debbano entrare in vigore contestualmente. E’ necessario anche definire l’ammontare della quota da trasferire in materia di prestazioni di sicurezza sociale e prevedere specifiche intese sui trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico non previste dalla convenzione del 10 luglio 1974 in materia di sicurezza sociale tra Italia e San Marino. Si chiede inoltre di risolvere, in via definitiva, la questione legata alla fiscalità per i lavoratori frontalieri compreso il trattamento di fine rapporto qualora lo stesso venga indirizzato al finanziamento dei fondi pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico.
La parte sammarinese ritiene, è scritto nella nota a verbale di accompagnamento, che la materia relativa ai frontalieri debba essere trattata globalmente per poter meglio risolvere tutte le problematiche che investono i lavoratori di entrambi i paesi. La Segreteria di Stato inoltre sottolinea che alcune parti, soprattutto quelle inerenti la natura fiscale potrebbero essere risolte unilateralmente ma ritiene che essendo inserite in un unico testo è inderogabile che le intese debbano entrare in vigore contestualmente. E’ necessario anche definire l’ammontare della quota da trasferire in materia di prestazioni di sicurezza sociale e prevedere specifiche intese sui trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico non previste dalla convenzione del 10 luglio 1974 in materia di sicurezza sociale tra Italia e San Marino. Si chiede inoltre di risolvere, in via definitiva, la questione legata alla fiscalità per i lavoratori frontalieri compreso il trattamento di fine rapporto qualora lo stesso venga indirizzato al finanziamento dei fondi pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico.
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