La Csu stigmatizza l'approvazione del decreto attuativo relativo alla legge sul lavoro occasionale, che regola il lavoro dei familiari di primo grado. Prima ne spiega la natura: “al datore di lavoro basta una comunicazione agli Uffici Lavoro e Contributi sull'inizio e fine periodo del lavoro dei familiari, anche se pensionati, pagando 100 euro per ogni mese di prestazione”. Una misura che - commentano i sindacati – rappresenta un ulteriore freno all'occupazione, quando anche il lavoro occasionale può essere risposta anche se temporanea alla domanda massiccia di lavoro dei disoccupati. Assurdo che mentre il lavoro occasionale ha un limite di 70 giorni l'anno, quello dei familiari possa avvenire senza limitazione e ancor più inammissibile che si consenta di lavorare a chi percepisce l'assegno previdenziale”. Csu che chiede così al Governo di superare la misura in maniera tempestiva, visto anche l'avvicinarsi della stagione estiva.
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