La discussione gira intorno agli interventi sugli ammortizzatori sociali e di credito agevolato straordinario a sostegno delle attività economiche. Il segretario al Lavoro Marcucci, è soddisfatto del confronto e della volontà espressa da tutti di arrivare ad una posizione comune che dovrebbe in breve produrre un testo definitivo per dare risposte alle istanze del paese, delle famiglie e degli imprenditori. Scontenti invece i sindacati. Lamentano che le loro proposte non siano state prese in considerazione, come il mancato adeguamento della normativa sammarinese ai cambiamenti avvenuti in Italia, che eviterebbe differenze tra lavoratori residenti e frontalieri. Per la parte economica chiedono un aumento equilibrato, ma superiore all’1,5% annuo proposto dal Governo, accompagnato dal blocco delle tariffe, delle rette e degli affitti. Ma al sindacato quello che non piace è l’atteggiamento delle associazioni di categoria, dell’ANIS in particolare che, dice il sindacato, sta tentando di far fallire il confronto con ostruzionismi, provocazioni e rivalsa verso le condizioni di lavoro raggiunte, proponendo di inserire una serie di contenuti impropri e fortemente penalizzanti per i diritti dei lavoratori. Breve e diretta la risposta di Carlo Giorgi dell’Anis che, dopo aver sottolineato la riservatezza dei contenuti dovuta al lavoro di un tavolo tecnico, sottolinea la necessità di guardare in faccia una crisi che sta imponendo al paese un cambio radicale. Una realtà che porterà nuove sfide affrontabili solo riducendo i costi per salvaguardare i posti di lavoro. Quindi si può continuare a dire le solite cose oppure assume la responsabilità di ciò che avverrà nel futuro anche per i posti di lavoro, conclude.
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