Oggi si è tenuto un incontro tra il Segretario Generale dell’USL
Francesco Biordi ed alcuni rappresentanti dell’Usgi, Unione sammarinese giornalisti e fotoreporters, in merito alla proposta di “Legge in materia di Editoria e di professione degli operatori dell’informazione”, provvedimento a breve in prima lettura in Consiglio Grande e Generale.
Nel corso del confronto, che rientra nell’ambito degli incontri che l’Usgi stessa ha in programma con forze politiche, organizzazioni sindacali e datoriali, sono stati evidenziati limiti e carenze del progetto di legge in oggetto, accusato di penalizzare eccessivamente i professionisti del settore e di compromettere anche, in taluni casi, gli assetti redazionali. Tra le critiche mosse dall’Unione sammarinese giornalisti e fotoreporters anche un eccessivo potere discrezionale in capo all’Autorità Garante per l’Informazione, organo a maggioranza di nomina politica, ed il fatto di attribuire maggior valore ad un’attestazione, pur rispettabilissima, acquisita in un altro stato anziché attribuire il giusto valore alla professione esercitata effettivamente, continuativamente e con professionalità a San Marino.
La nostra organizzazione ritiene che tale intervento legislativo non possa prescindere, in un ottica di programmazione e controllo, da un’approfondita analisi dello stato attuale del settore posta in essere mediante una seria azione di confronto con i professionisti e le realtà che operano in territorio.
Il riconoscimento giuridico della professione di giornalista congiuntamente alla definizione di un contratto di lavoro di categoria appropriato, che tuteli e valorizzi gli operatori del settore, sono aspetti fondamentali che l’USL è pronta ad affrontare purchè ciò avvenga in un’ottica di massima garanzia di pluralismo e libertà di informazione.
Comunicato stampa
Francesco Biordi ed alcuni rappresentanti dell’Usgi, Unione sammarinese giornalisti e fotoreporters, in merito alla proposta di “Legge in materia di Editoria e di professione degli operatori dell’informazione”, provvedimento a breve in prima lettura in Consiglio Grande e Generale.
Nel corso del confronto, che rientra nell’ambito degli incontri che l’Usgi stessa ha in programma con forze politiche, organizzazioni sindacali e datoriali, sono stati evidenziati limiti e carenze del progetto di legge in oggetto, accusato di penalizzare eccessivamente i professionisti del settore e di compromettere anche, in taluni casi, gli assetti redazionali. Tra le critiche mosse dall’Unione sammarinese giornalisti e fotoreporters anche un eccessivo potere discrezionale in capo all’Autorità Garante per l’Informazione, organo a maggioranza di nomina politica, ed il fatto di attribuire maggior valore ad un’attestazione, pur rispettabilissima, acquisita in un altro stato anziché attribuire il giusto valore alla professione esercitata effettivamente, continuativamente e con professionalità a San Marino.
La nostra organizzazione ritiene che tale intervento legislativo non possa prescindere, in un ottica di programmazione e controllo, da un’approfondita analisi dello stato attuale del settore posta in essere mediante una seria azione di confronto con i professionisti e le realtà che operano in territorio.
Il riconoscimento giuridico della professione di giornalista congiuntamente alla definizione di un contratto di lavoro di categoria appropriato, che tuteli e valorizzi gli operatori del settore, sono aspetti fondamentali che l’USL è pronta ad affrontare purchè ciò avvenga in un’ottica di massima garanzia di pluralismo e libertà di informazione.
Comunicato stampa
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