A tre mesi dall’ultimo sciopero generale i lavoratori di tutti i settori, compresi quelli non interressati dai contratti, scenderanno di nuovo in piazza per un secondosciopero generale indetto dalla csu con le stesse motivazioni di fondo del 16 marzo: una riforma pensionistica non imposta ma socialmente condivisa, una riforma del mercato del lavoro diversa da quella presentata dal governo, ampiamente discussa e cambiata. E il sindacato carica ulteriormente di significati lo sciopero generale ricordando lo stallo nelle trattative contrattuali di industria, artigianato, pubblica amministrazione e Azienda di produzione, il silenzio del governo sulla richiesta di equità fiscale, su politiche di sviluppo, sul potenziamento dello stato sociale, di mense e servizi e sul miglioramento delle condizioni di vita dei pensionati. 4 ore di stop lunedì mattina, manifestazione e comizi sul Pianello, attivo dei quadri nel pomeriggio per decidere nuove astensioni mentre il pubblico impiego ha gia dichiarato altre 8 ore di sciopero a scacchiera in attuazione dal 22.
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