I primi passi della manovra straordinaria hanno visto l’accantonamento di 15 milioni di euro che arrivano dal congelamento di spese condirete non obbligatorie e non ancora effettuate, quindi un deciso contenimento. Poi c’è il decreto legge che mira ad aumentare le entrate attraverso provvedimenti fiscali che da un lato consolidano le attività esistenti e dall’altro mirano ad attrarre nuovi investimenti. Il completamento della manovra lo si avrà però a settembre, ed è su questo che è concentrato il Segretario di Stato alle Finanza, Pasquale Valentini. L’obiettivo è quello di assicurare nuove entrate alle casse pubbliche. Si pensa di agire in primo luogo coinvolgendo aree che fino ad ora non partecipavano ai contributi erariali, quindi a far pagare le tasse a chi prima non lo faceva e questo nell’intento anche di correggere situazioni considerate di squilibrio ingiustificato. “Nessun inasprimento fiscale - assicura Valentini – ma l’introduzione di una logica di equità”.
Ma queste misure, fa notare il responsabile delle politiche economiche, hanno carattere di straordinarietà. Al bilancio servono interventi strutturali e soluzioni concrete e durature. Deve essere ripensato il modello economico del paese, vanno attuate con celerità le riforme necessarie, come quelle che riguardano il fisco, la pubblica amministrazione, le pensioni e il sistema finanziario. “Nulla potrà tornare come prima – afferma Valentini riferendosi agli effetti della crisi economica globale- la conseguente diminuzione delle entrate senza interventi straordinari e immediati rischia di causare gravi sofferenze di bilancio”. Per questo il Segretario alle Finanze invita alla massima responsabilità le forze politiche ritrovare quella ampia condivisione che considera indispensabile per sostenere le iniziative di cui il Paese ha bisogno.
Ma queste misure, fa notare il responsabile delle politiche economiche, hanno carattere di straordinarietà. Al bilancio servono interventi strutturali e soluzioni concrete e durature. Deve essere ripensato il modello economico del paese, vanno attuate con celerità le riforme necessarie, come quelle che riguardano il fisco, la pubblica amministrazione, le pensioni e il sistema finanziario. “Nulla potrà tornare come prima – afferma Valentini riferendosi agli effetti della crisi economica globale- la conseguente diminuzione delle entrate senza interventi straordinari e immediati rischia di causare gravi sofferenze di bilancio”. Per questo il Segretario alle Finanze invita alla massima responsabilità le forze politiche ritrovare quella ampia condivisione che considera indispensabile per sostenere le iniziative di cui il Paese ha bisogno.
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