Le politiche di rigore sono un rimedio alla crisi? Il gruppo di 5 economisti della Modern Monetary Theory che si è riunito a Rimini da venerdì a domenica ha cercato le riposte. Il loro pensiero è la naturale evoluzione delle teorie di Keyns,l'economista britannico che ispirò il New Deal americano, cioè il piano di investimenti pubblici con cui Roosvelt traghettò gli Stati Uniti fuori dalla depressione.Il nuovo Verbo che sconvolge i dogmi degli economisti è quello assegna un ruolo benefico al deficit e al debito pubblico. Tutti gli interventi partono dall'euro, definita moneta non sovrana, perchè è la Banca Centrale Europea che la emette e che disegna la politica monetaria dei paesi membri dell'Unione Europea. Gli economisti americani hanno analizzato anche le politiche fiscali dei governi all'ombra dell'euro. Il meccanismo che hanno illustrato è quello per cui i governi, senza poter stampare moneta quando sono in crisi sono costretti a rivolegrsi al mercato obbligazionario dei capitali, che presta i soldi ma si assume un rischio. E allora cosa succede?
Nel video l’intervista a Stephanie Kelton, professoressa associata di Economia presso l'Università di Missouri-Kansas City.
Valentina Antonioli
Nel video l’intervista a Stephanie Kelton, professoressa associata di Economia presso l'Università di Missouri-Kansas City.
Valentina Antonioli
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