All’indomani dello sciopero generale che ha visto manifestare in piazza oltre 3.000 lavoratori contro la Finanziaria e il verificarsi di disordini per fortuna senza gravi conseguenze, è il momento di guardare avanti e valutare le priorità e gli scenari che fin d’ora si apriranno. “Uno sciopero indubbiamente indicativo del malessere sta investendo i lavoratori e le loro famiglie – commenta il segretario al Lavoro, Marcucci – auspico che adesso si possano trovare le soluzioni di carattere normativo e operativo per uscire dall’attuale fase di stallo e per dare prospettive alla gente. Non è solo una questione di tasse – aggiunge – è la mancanza di prospettive a preoccupare di più”. “Il dialogo con i sindacati e le categorie deve per forza proseguire - dichiara invece il segretario all’Industria, Arzilli - l’obiettivo dell’equità deve valere per tutti, ognuno deve fare la sua parte. Ma per affrontare le future sfide - prosegue - bisogna prima chiudere un bilancio in pareggio”.
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