Il Presidente della Fondazione, Tito Masi, ha illustrato alle forze politiche i passaggi che hanno consentito di chiudere la complessa vicenda Delta, che ha fatto stare i vertici del gruppo con il fiato sospeso per diversi mesi. L’istituto è stato messo in sicurezza, il piano strategico della banca è in via di preparazione e riguarderà il quinquennio 2011-2015. Confermata la previsione di rientro di crediti per 1 miliardo e 700 milioni di Euro, un patrimonio di 295 milioni e accantonamenti per 360 milioni. Superata la fase critica si guarda al futuro ed è di questo che Masi ha parlato con gli esponenti delle forze politiche, nell’intento di mantenere, come si era impegnato a fare, un aggiornamento costante sull’andamento dello storico istituto di credito. Il presidente della Fondazione ha esposto il progetto per l’aumento del capitale sociale, che presumibilmente si potrà concretizzare in autunno. Prima si doveva approvare e certificare il bilancio 2010, cosa avvenuta di recente, mentre l’altro passaggio fondamentale è l’omologa del tribunale sull’accordo Delta, sottoscritto dalle banche creditrici e depositato. Numerose le richieste di chiarimento, rivolte a Masi dagli esponenti della politica, che hanno apprezzato l’iniziativa.
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