L’obiettivo è indirizzare la Repubblica verso l’azzeramento delle emissioni dei gas serra, per poter diventare il primo Stato a emissioni zero del mondo. Un obiettivo a lungo termine, certamente: ma il piano energetico che ha ricevuto il via libera dal congresso di Stato, ora pronto per il confronto prima del varo in Consiglio grande e generale, pensa in grande, e guarda ad un futuro neanche troppo lontano, quando cioè le fonti di approvvigionamento di energia elettrica, gas, ossia fonti non rinnovabili, si esauriranno. “E senza energia, si ferma tutto”, ha detto il segretario all’Industria Tito Masi “Oggi, tra l’altro – ha aggiunto – San Marino è totalmente dipendente dall’esterno per il suo approvvigionamento”. Stando alle statistiche, i pozzi di petrolio si esauriranno tra soli 40 anni; il gas tra 70 e il carbone tra 200. A giorni, la segreteria presenterà anche il progetto di legge sul risparmio energetico e sulle fonti di energia rinnovabili. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: ridurre i consumi, e assicurare al Paese il necessario approvvigionamento, per non rischiare di rimanere senza. Terzo, ma non meno importante, la riduzione di emissioni inquinanti. A tal proposito, la maglia nera spetta alla Pubblica amministrazione, rimasta ormai l’unico utente a impiegare gasolio per riscaldamento, con 59 impianti che consumano circa 1 milione di litri all’anno. Nel 2005 San Marino ha speso oltre 13 milioni di euro per l’importazione del gas e circa 10 milioni per l’energia elettrica. Il piano è stato redatto in collaborazione con la società Etamax, composta da 4 giovani soci che hanno ricevuto l’incarico di consulenza dal governo e che hanno studiato il modo di far risparmiare la Repubblica e di dotarla di impianti meno invasivi, sfruttando ad esempio le risorse solari ed eliminando gli sprechi esistenti. Il piano infine, introduce CO2 Share, un database informatico al servizio del cittadino che, compilando un forum su un portale Internet, potrà stimare le emissioni di gas serra personali ed avrà la possibilità di farle diminuire con opportune azioni energetiche messe a disposizione dai gestori del servizio.
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