Se il piano di ristrutturazione del Gruppo Delta si annuncia oramai imminente, i commissari incaricati da Banca d’Italia stanno infatti chiudendo gli ultimi negoziati e raccogliendo le adesioni delle banche interessate, anche sul fronte giudiziario sembra profilarsi un timido diradare di nuvole. I vertici della Cassa di Risparmio e della Fondazione San Marino si sono incontrati con la Procura della Repubblica di Forlì e, in particolare con il titolare dell’inchiesta Varano, il giudice Fabio di Vizio. Un colloquio dai toni cordiali con il Presidente, Tito Masi e il Direttore Generale, Leone Sibani. Nessuna indiscrezione sui temi trattati né sugli argomenti che hanno costituito oggetto di confronto, anche se si può facilmente immagine il contenuto del dialogo, incentrato anche sulle rogatorie avanzate dal tribunale forlivese alla magistratura sammarinese. “L’intento è quello di far prevalere le ragioni del dialogo – spiega Masi – nell’interesse che ad emergere sia la verità”. E’ una svolta, nel difficile rapporto fra il palazzo di giustizia forlivese e la banca sammarinese dopo quel 4 maggio del 2009, quando i vertici di Cassa di Risparmio e di Delta sono stati decapitati. Nei colloqui dei giorni scorsi, oltre alla volontà di creare un clima più distensivo e collaborativo nel rispetto dei singoli ruoli, sarebbe emersa anche la volontà comune di chiudere quanto prima la fase istruttoria, dando così il via libera ai progetti in via di definizione ed eliminando una cappa che rischia di gravare sulla banca e sul sistema.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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