Sono 28 i punti vendita Mercatone Uno nei quali verrà temporaneamente sospesa l'attività commerciale a partire dal 15 giugno. L'hanno comunicato a Mise e sindacati i commissari straordinari dell'azienda. La sospensione avverrà con il ricorso allo strumento della cassa integrazione, come definito nell'incontro dell'11 maggio al Ministero. La scelta - hanno spiegato i commissari in una nota - è stata fatto valutando le potenzialità commerciali dei punti vendita con le relative ricadute industriali sull'indotto e tenendo conto degli investimenti necessari per il loro rilancio. Ottimismo per quanto riguarda la possibile riapertura nei prossimi mesi che "riguarderà un elevato numero degli stessi, in coerenza con il piano di rilancio del Gruppo". Intanto, sono cinquanta i punti vendita per i quali non è prevista la sospensione. I Commissari "sono fiduciosi di poter ripartire in tempi brevi, grazie al prezioso impegno di tutte le parti coinvolte ed utilizzando tutti gli strumenti straordinari che prevede la procedura, fra cui il ricorso alla Garanzia dello Stato che consentirà nuovamente l'accesso al Mercato del Credito". Il prossimo 30 giugno, intanto, scadrà il bando di Gara per l'invito a manifestare interesse per la cessione dell'azienda "che al momento ha già visto ricevere diverse adesioni". I punti vendita interessati alla sospensione sono Arzano (Napoli), Bertinoro (Forlì-Cesena), Brandizzo (Torino), Brindisi, Calenzano (Firenze), Carini (Palermo), Carrè (Vicenza), Cerasolo di Coriano (Rimini), Curtarolo e Tribano(Padova), Fiorenzuola D'Arda (Piacenza), Genola (Cuneo), Magione (Perugia), Mappano di Caselle (Torino), Mirabella Eclano (Avellino), Misterbianco (Catania), Navacchio di Cascina (Pisa), Parma via Fleming, Pessano con Bornago (Milano), Pombia e Romagnano Sesia (Novara), Reana del Rojale (Udine), Roma, Sambuceto (Chieti), Serravalle Scrivia (Alessandria), Sorbara (Modena), Tavernerio (Como), Viterbo.
Riproduzione riservata ©