Un “J’accuse” duro quello del sindacato verso gli imprenditori aderenti all’ANIS, ma allo stesso tempo un invito a fare fronte comune perché si torni al progetto di riforma fiscale originario. Con una lettera aperta i segretari delle federazioni industria di CSDL e CDLS – Enzo Merlini e Giorgio Felici – si rivolgono agli associati dell’Assoindustria sammarinese, innanzitutto per stigmatizzare i commenti in seguito allo Sciopero Generale. “E’ il momento dell’unità e non della divisione”; “La soluzione c’è già ma la CSU deve mostrare i muscoli”: frasi – queste – ritenute inaccettabili dai sindacati, considerato soprattutto l’ok degli industriali al progetto di legge iniziale. “Ma ciò che è più vergognosa – sostengono Merlini e Felici – è l’illazione secondo cui ci sarebbe già la disponibilità e la possibilità di risolvere il problema relativo alla riforma tributaria, ma la CSU non avrebbe voluto cogliere questa opportunità”. Non solo critiche, però, anche l’esortazione ad agire in sinergia. “Diamoci una mano a convincere il Governo a rispettare i patti” – dicono i segretari delle federazioni industria. Sottolineando, al contempo, che - qualora l’Esecutivo tiri dritto sulla riforma – la risposta dei lavoratori in luglio sarebbe imprevedibile. Infine il tema dei rinnovi contrattuali, da risolvere al più presto.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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