“Una tempesta in un bicchier d'acqua”, così appare il leggero scompiglio creato nel fine settimana sulla questione del cosiddetto “regime dei minimi”, creato dall'Italia nel 2007 e trasformato nel 2012 in “regime fiscale di vantaggio” per l'imprenditoria giovanile e per i lavoratori in difficoltà. Di fatto tale sistema agevolato si applica per coloro che ricavano il loro sostentamento esclusivamente dal loro lavoro e non da pratiche commerciali o assimilabili. Come recita la circolare numero 17/E dell'Agenzia delle Entrate, emessa nel maggio 2012, tali attività “minime”, devono conseguire ricavi o compensi in misura non superiore a 30mila euro; non devono effettuare cessioni all’esportazione, operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione, servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali, operazioni con lo Stato della Città del Vaticano o con la Repubblica di San Marino, operazioni non imponibili in virtù di trattati ed accordi internazionali.
In definitiva non possono esportare. La citazione di San Marino e Vaticano tende semplicemente a precisare che i due Stati, pur essendo enclave nel territorio italiano, sono a tutti gli effetti considerati estero. Ad ulteriore rafforzamento della condizione “minima” di questi soggetti, la circolare precisa anche che non possono avere dipendenti o collaboratori, non distribuire utili ad eventuali associati, non acquistare beni strumentali di valore complessivo superiore a 15.000 euro, neppure in locazione. Nessuna mini black list, quindi, ma semplicemente un regime fiscale agevolato per chi vive esclusivamente del proprio lavoro e si ferma ad un ricavo contenuto. Regole emanate dallo Stato italiano nel 2007 e ribadite nella circolare del 2012.
In definitiva non possono esportare. La citazione di San Marino e Vaticano tende semplicemente a precisare che i due Stati, pur essendo enclave nel territorio italiano, sono a tutti gli effetti considerati estero. Ad ulteriore rafforzamento della condizione “minima” di questi soggetti, la circolare precisa anche che non possono avere dipendenti o collaboratori, non distribuire utili ad eventuali associati, non acquistare beni strumentali di valore complessivo superiore a 15.000 euro, neppure in locazione. Nessuna mini black list, quindi, ma semplicemente un regime fiscale agevolato per chi vive esclusivamente del proprio lavoro e si ferma ad un ricavo contenuto. Regole emanate dallo Stato italiano nel 2007 e ribadite nella circolare del 2012.
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