I ministro sono d’accordo solo sul fare pressione sul Governo di Atene per ricostruire la fiducia nei confronti dei mercati, ma le divisioni restano tante. Per alcuni la Grecia non fa abbastanza mentre altri si fidano delle sue capacità di fare i passi necessari. Uno schieramento di paesi, Gran Bretagna compresa, è favorevole ad un monitoraggio e controllo delle politiche elleniche da parte del Fondo Monetario Internazionale, ma l’ipotesi non piace al presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Junker e ribadisce quanto già deciso ossia che l'Europa può imporre ad Atene le misure da adottare. L'Ecofin ha anche fissato nel 15 maggio la scadenza per l'adozione di misure urgenti da parte della Grecia e il pacchetto di misure deve includere riforme nel settore degli stipendi pubblici, delle pensioni, della sanità e della pubblica amministrazione ed entro metà marzo dovrà adottare misure aggiuntive di risanamento fiscale in caso di nuovi rischi. Ma il Ministro delle Finanze greco Papaconstantinou, a margine dell’Ecofin sostiene che il suo paese non ha bisogno di salvataggi.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
Riproduzione riservata ©