"Le mobilitazioni della Cisl non saranno solo un momento di protesta civile ma anche di proposte per cambiare il jobs act e la legge di stabilità, per sollecitare un confronto costruttivo con il Governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali. Noi facciamo solo sindacato. Le iniziative di natura politica, tantomeno la fiammata di uno sciopero generale di una giornata, non sono oggi la strada giusta per affrontare la crisi del paese". Lo afferma in una nota Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, ricordando la mobilitazione del sindacato di via Po, che partirà domani con lo sciopero dei lavoratori pubblici (è previsto un presidio a Piazza Montecitorio domani alle 10,30) e proseguirà con le tre manifestazioni nazionali: il 2 dicembre a Firenze alla stazione Leopolda, il 3 dicembre al Palapartenope di Napoli ed il 4 dicembre al Carroponte di Milano Sesto San Giovanni. "Saranno piazze vere di dialogo, di protesta e di proposte in cui i lavoratori, i pensionati, i giovani precari, i disoccupati, faranno sentire la loro voce sui problemi del mondo del lavoro e della società, indicando soluzioni concrete per far uscire il paese dalla crisi"', sottolinea Furlan. "La nostra Leopolda sarà quella dei cittadini, aperta alla gente comune, senza bisogno di tavoli, trovate sceniche, confronti virtuali o iper tecnologici. Ma anche a Napoli e Milano ascolteremo le testimonianze e le storie di chi la crisi economica la sta vivendo sulla propria pelle: gente che ha perso il proprio posto di lavoro, precari, dipendenti pubblici e di aziende private in crisi, pensionati al minimo che fanno fatica ad arrivare a fine mese e che non vogliono rassegnarsi alla crisi".
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