La decisione assunta ieri dal Congresso di Stato, di prorogare la scadenza della proroga per la sospensione dei mutui, certifica, di fatto, la condizione di difficoltà di numerose famiglie e la persistenza del disagio. Il provvedimento riguarda le famiglie titolari di un muto per l'acquisto della prima casa e, rispetto al decreto precedente, prevede un significativo abbattimento dei costi per il perfezionamento della pratica. Annullate le tasse di iscrizione e i certificati di bollo, esentata ogni imposta dovuta alla pubblica amministrazione. Una sensibilità che si deve alla collaborazione delle Segreterie di Stato al Lavoro e alle Finanze, l'Ufficio del registro, le Banche, l'Associazione dei Consumatori e, in particolare dell'Ordine degli Avvocati e Notai che ha deciso di limitare i costi per la pratica ad una cifra simbolica. Lo scorso anno una ventina di famiglie ha fatto ricorso a questo strumento ma altre, in maggiore condizione di difficoltà, hanno dovuto rinunciare a causa proprio degli oneri da sostenere per l'istruzione della pratica. “L'attenzione – ci ha detto il Segretario di Stato al Lavoro, Iro Belluzzi – deve restare sempre alta”.
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